ven 29 nov \ h 20:30 \ Cinema Teatro Italia “Aroldo Tieri”
LA NAVE FANTASMA. Non eravamo d’accordo che gli uomini non sono pesci? Teatro della Maruca \ Anomalia Teatri
di Maxi Obexer con Giorgia Arena, Rita De Donato, Carlo Gallo, Vincenzo Leto, Mario Russo regia Rita De Donato assistente alla regia Francesco Franco scene Angelo Gallo videoscenografia Officina Kreativa e Lello Arcuri trucco e acconciature Marinella Giorni produzione Teatro della Maruca, Anomalia Teatri, Primavera dei Teatri in collaborazione con PAV
Non eravamo tutti d’accordo che gli uomini non sono pesci? Non avevamo fatto un patto che ci tenesse lontani da futuri olocausti? Non avevamo delle utopie? Non immaginavamo che il mondo potesse essere un posto meno ostile per tutti ? Se abbiamo abdicato alle nostre utopie, con quali occhi ora guardiamo il mondo? Cosa ci resta? Solo l’idea rassicurante di un’apocalisse da cui difenderci? Di un terrore che arriva via mare e che ha la faccia sporca della miseria? Nel migliore dei casi ci resta un divano da cui assistere, con disagio crescente, a eventi rispetto ai quali ci sentiamo impotenti. Mentre i flussi dei beni e del denaro scorrono veloci e trascinano con sé le leggi, a cosa possiamo aggrapparci? Abbiamo ancora una possibilità? La nave fantasma prende spunto da una vicenda realmente accaduta, per aprire uno spazio di riflessione su un tema con cui ci confrontiamo quotidianamente. Con uno stile che mescola quotidiano e surreale, dramma e comicità, il testo ci offre la possibilità di interrogarci su ciò che accade inesorabilmente davanti ai nostri occhi, sulle logiche che sottendono alle politiche migratorie, su ciò che è giusto e ciò che è legale, sul nostro senso di colpa e il nostro desiderio di agire
Maxi Obexer ha studiato letteratura comparata, filosofia e studi teatrali a Vienna e Berlino. Scrive opere teatrali e radiofoniche e si fa conoscere con drammi politici e saggi. Ha anche sviluppato e collaborato a numerose performance con artisti che lavorano nelle arti visive e nella musica contemporanea. Il suo lavoro negli ultimi anni come drammaturgo, autore e docente ha ripetutamente esaminato le politiche europee riguardo la migrazione. The Ghost Ship, il suo spettacolo più rappresentato fino ad oggi, è anche un esame critico sulle risposte alle crisi dei rifugiati: un moderno requiem sui tanti morti inondati sulle coste europee e le reazioni indifferenti a questo (prima mondiale: Theaterhaus Jena, 2007). Le sue opere sono state eseguite nei teatri di stato di Brunswick e Dresda, nei teatri di Basilea e Friburgo, nei teatri regionali della Svevia e Tubinga, nella Theaterhaus Jena e nel teatro die Rampe di Stoccarda. Ha ricevuto premi e borse di studio da istituzioni come Akademie Solitude, l’Accademia delle Arti di Berlino e, più recentemente, ha vinto il premio Eurodrama 2016 per Illegal Helpers. È stata visiting professor al Dartmouth College, USA, all’Università delle Arti di Berlino, al German Literature Institute di Lipsia e alla Georgetown University di Washington, DC. Le sue opere sono state tradotte in diverse lingue tra cui francese, inglese, bulgaro, ceco e rumeno..
Rita De Donato (Anomalia Teatri). Diplomata all’Accademia Nazionale d’Arte drammatica Silvio D’Amico, si è formata tra l’Italia e la Francia, specializzandosi in sociologia e teatro. Regista e attrice, ha avuto tra i suoi maestri: Jean Paul Denizon, Luca Ronconi, Roberto Latini, Declan Donnellan. A teatro ha lavorato, tra gli altri, con Marcello Sambati, Massimo Popolizio, Luca Ronconi, Orly Noa Rabinyan. Al cinema è stata diretta da Silvio Soldini, Francesco Munzi, Alessio Maria Federici, Mimmo Calopresti. Fonda nel 2015 Anomalia Teatri.
Carlo Gallo (Teatro della Maruca) si diploma alla Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine, ha studiato inoltre con Arturo Cirillo, Pierre Byland, Carlo Boso e Alvaro Piccardi. È uno dei fondatori dello spazio OFF indipendente e dell’omonima compagnia “Teatro della Maruca”. È autore dello spettacolo Bollari: Memorie dallo Jonio, racconto struggente di pescatori calabresi di fine anni ’30. Da diversi anni recupera e trascrive memorie orali per strade, porti, mercati, fabbriche e campagne, un patrimonio letterario unico che vive solo nel filo diretto che passa da bocca a orecchio. Per il cinema ha lavorato con Mimmo Calopresti, Fabio Mollo e Giulio Manfredonia.